Descrizione
Il tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum Vitt.) è così chiamato per il suo colore scuro che caratterizza sia la scorza sia la gleba interna, che si presenta con sfumature dal rosso molto scuro al bruno, ha un aspetto tondeggiante, verrucoso molto compatto e può raggiungere dimensioni notevoli se trova un terreno adatto alla sua crescita.
Nelle tartufaie cresce in simbiosi con diverse tipologie di alberi, i più comuni dei quali sono il leccio, il cerro, la roverella, il nocciolo e il carpino nero, di solito si trova soprattutto nelle piane o in alternativa in boschi situati in colline e piuttosto arieggiati, con le piante che crescono a distanza l’una dall’altra. Questo perché il tartufo nero pregiato necessita di luce e di un buon ricambio d’aria per crescere.
- Forma: il carpoforo (termine con cui si indica più semplicemente la forma del tartufo) è tondeggiante e irregolare.
- Dimensioni: le dimensioni variano notevolmente, infatti passano dalla grandezza di una nocciola fino a raggiungere quelle di un’arancia o una patata piuttosto grandi;
- Parte esterna: il peridio (scorza) è rugoso e ricoperto di verruche. La colorazione è nero brunastra;
- Parte interna: la gleba ha un colore simile a quella esterna quindi sempre scura ma presenta delle venature biancastre;
- Profumo: molto gradevole a differenza di altri tipi di tartufo. Delicato e aromatico, ricorda il fieno e del bosco in cui cresce;
- Sapore: tende al dolce, proprio come spesso viene chiamato questo tartufo. Sicuramente unico e intenso.
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